FUMO DALLA POLITICA


Dottor Franco Rosario PUCCI nato a Martirano Lombardo il 04/10/1961







PAOLA Giovanni nato a Nicastro il 13.09.1956






LEOPOLDO CHIEFFALLO Nato a San Mango d'Aquino il 13/03/1942










avv. Gigliotti Fernanda Nata a Nocera Terinese il 14 aprile del 1966
















Dott. Ing. PIETRO RASO Nato a Lamezia Terme (CZ) il 23/10/69













Giovanni Costanzo Nato a Lamezia Terme (CZ) il 16/07/67

Foto n.d.

Le immagini che aprono l’articolo sono le fototessere degli illustri primi cittadini dei Comuni dell’Unione “Monti Ma.Re da Temesa a Terina”  sottoscriventi un accordo di programma per la gestione e la realizzazione nel proprio territorio di un impianto di valorizzazione energetica della Frazione Organica dei Rifiuti Solidi UrbaniUn accordo per trattare nel peggior modo possibile i rifiuti. 
Eppure la posizione dell’Associazione medici per l’Ambiente - ISDE Italia sul trattamento della Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU) è nota dal 2015: 
“tutte le modalità di trattamento biologico cioè autocompostaggio e riciclaggio/recupero di materia sono da preferire all’incenerimento e allo smaltimento in discarica. La politica degli incentivi sta determinando una distorsione delle priorità di trattamento della FORSU favorendo impropriamente il recupero di energia con incremento del rischio ambientale e sanitario per i territori limitrofi. Si auspica che tali incentivazioni vengano eliminate.”  

Nonostante ciò... L’Unione, che comprende i comuni di Martirano Lombardo, Conflenti, Motta Santa Lucia, San Mango D’Aquino, Nocera Terinese, Falerna e Gizzeria, ha designato come capofila il comune di Falerna per attuare tutte le procedure amministrative necessarie per la realizzazione dell’impianto. Il progetto sarà affidato secondo la procedura di gara dell’offerta economica più vantaggiosa, ponendo a base d'asta lo studio di fattibilità presentato in data 28.12.2016 dalla società MarEnergy S.r.l. che prevede, come si legge dal quadro economico, oltre 2 milioni di euro d’investimento di cui almeno 420 mila pubblici. 

La MarEnergy S.r.l. è un’azienda inattiva con sede a Lamezia Terme in via Pasquale Giuliani n.4 costituitasi l’8 ottobre 2016, giusto un paio di mesi prima di presentare lo studio di fattibilità dell’inceneritore. Si ripartiscono le principali quote della società 4 aziende lametine ed una con sede a Feroleto Antico, di una piccola quota (5%) è proprietaria una cooperativa con sede a Tortora (CS)

L’impianto che si realizzerà è un pirogassificatore per la produzione di energia termica ed elettrica dalla combustione del syngas.I vantaggi economici di questa tipologia di impianti, grazie agli incentivi, sono indiscutibili, ma sul tavolo degli inquisiti non è il diritto di fare business bensì  la politica.
Una politica incapace, non solo, di creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile ma che tende ad aggravare la situazione del nostro già martoriato territorio. I sindaci, di cui sopra, avrebbero dovuto sviluppare un piano strategico per l’economia circolare che prevedesse la disincentivazione dell’imprenditoria dell’incenerimento.
Potevano iniziare con la redazione di un Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima PAES/PAESC, per poi attuarlo, creando le basi per lo sviluppo di un imprenditoria sostenibile (green economy). Le aziende locali avrebbero potuto lavorare per la riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica, per la riqualificazione degli edifici, per  la raccolta porta a porta dei rifiuti, per costruire piste ciclabili, per la mobilità elettrica, per la realizzazione di impianti solari, per elencare alcune delle opportunità offerte da un’economia green.


Invece qual'è la strategia dei suddetti sindaci per l’interesse pubblico? La costruzione di un termovalorizzatore sulla costa. Di certo un toccasana per il nostro turismo già minacciato dal mare inquinato. 
Il Consiglio Comunale di Napoli ha votato all’unanimità per normare il divieto di realizzazione di impianti di incenerimento e termovalorizzazione per il ciclo dei rifiuti nel territorio comunale. 
Nel nostro territorio  la questione è tutto un affare lametino, come si evince dai soggetti coinvolti. Falerna è (o era) anche la nostra spiaggia: ci verrà tolta persino la possibilità di passeggiare e respirare un po’ d’aria di mare pulita? 
Aspettiamo una presa di posizione da parte del Sindaco di Lamezia Terme Mascaro che già in altre occasioni ha mostrato la giusta sensibilità a questi temi.






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