Applausi di fine anno, Malgrado Tutto.

Malgrado tutto il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha deciso di accogliere il ricorso della Cooperativa Malgrado Tutto con il quale si chiedeva l’annullamento del provvedimento di esclusione dalla gara per l’affidamento del servizio di accoglienza, nel territorio della provincia di Catanzaro, di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. L’esclusione faceva riferimento a illeciti professionali compiuti dalla cooperativa, illeciti non provati… Si è concluso così con la vittoria al TAR il duello tra Raffaello Conte e la Prefettura, «adesso in gara ci siamo anche noi con tutte le carte in regola, non ci possono escludere».

Malgrado Tutto quindi la vox televisiva non è stata ascoltata dal TAR, una sentenza importante che restituisce integrità e onorabilità alla cooperativa che una domenica pomeriggio di qualche mese fa è stata dipinta come il male assoluto davanti agli occhi di milioni e milioni d’italiani. Piatto ghiotto anche per i politicanti sempre alla ricerca di applausi. Durante il popolare programma tv L’arena di Giletti, il senatore M5S Nicola Morra è intervenuto duramente contro la cooperativa per come gestisce il centro di accoglienza di Pian del Duca a Lamezia Terme. La cooperativa ha chiesto i danni al senatore per alcune delle dichiarazioni fatte durante la trasmissione domenicale di Rai1, ma il senatore, per non affrontare la querela, si è avvalso di uno di quei tanti privilegi dell’odiata CASTA: l’insindacabilità.

Malgrado tutto dovrà essere presa una decisione anche dal M5S in merito all’insindacabilità, in questi giorni arriverà l’atto di citazione al Senato con la richiesta di risarcimento.
Gli applausi facili piacciono troppo in un’epoca scarna di valori. La gente è sempre meno padrona del suo pensiero e sempre più fan. I mass media sono il cervello che decide e il nostro invece è solo fedele seguace o bastian contrario. Saper filtrare le verità è sempre più difficile.

I migranti si sa sono un bottino ghiotto per tutti, ne parliamo con Raffaello Conte.
 «A Lamezia da una parte c’è la cultura cattolica ma gli stranieri con i cattolici non ci vogliono avere a che fare perché la maggior parte sono religiosamente intolleranti. Dall’altra parte c’è la cultura della sinistra che è quella di difendere a tutti i costi chi arriva. È il nuovo sottoproletariato, a cui la destra naturalmente è contro. Ma i miei ragazzi li abbiamo messi a pulire e quindi non possono dire niente non possono schierarsi contro la cultura del fare. Poi c’è Panizza che gestisce un Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) a Falerna ed ha fatto richiesta per aprire uno SPRAR, un centro di “seconda accoglienza” destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale. Noi vorremmo attivare il terzo SPRAR».


Malgrado Tutto a Lamezia Terme si riesce a portare avanti un valido «modello d’integrazione dando lavoro a italiani e stranieri». La cooperativa si è aggiudicata a fine ottobre le nuove opere di cura e manutenzione di piccole aree verdi e di arredo urbano della città per un importo di 7mila 500euro per la durata di un anno. «È stato così possibile abbellire le rotatorie cittadine con decorazioni natalizie che sono il simbolo di un contributo continuo per la crescita della città. I pupazzi, infatti, sono stati creati dai pezzi di legno provenienti dalla pulizia dei fiumi e dei parchi. Per il futuro abbiamo in progetto la pulizia degli arenili, ho già fatto richiesta al Comune dei suoi spazi ai Ginepri per dare vitto e alloggio ai ragazzi italiani e stranieri che vogliono partecipare alla pulizia delle spiagge».



La volontà politica e quella dei cittadini non riescono, quasi mai, a incontrarsi se non prima delle elezioni, poi stranamente si dividono nuovamente, in questo fine anno, malgrado tutto vediamo come andrà a finire.



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