Rifiuti zero a Lamezia: la spinta dal basso dei cittadini

  Gli occhi dei bambini anagraficamente vedono più lontano.

 A gennaio scorso scrivevamo delle tonnellate di rifiuti prodotte a Lamezia, della bassa percentuale di raccolta differenziata e di quanto i cittadini pagassero per smaltirli. I nostri rifiuti sono troppi, ingombranti, sgradevoli, inutili, tossici, costosi ma da oggi possono essere Recuperabili, Riutilizzabili, Riciclabili, Fonte di ricchezza. Bisogna solo cambiare prospettiva.  E il Sindaco, la Multiservizi e  soprattutto i cittadini vogliono farlo. A dimostrarlo l'incontro di ieri, 19 Ottobre,  sui ‘Rifiuti zero’ in un Teatro Costabile affollato, con il premio Nobel per l’ambiente 2013, Rossano Ercolini. 
Ad aprire la serie d’interventi della serata, l’ingegnere Pasquale Allegro, nelle vesti di referente regionale di Zero Waste Italy, attivista lametino sempre in prima linea, elogiato dallo stesso Ercolini per la passione, l’umiltà e la preparazione.
La strategia mondiale Zero Waste, di cui il professore americano Paul Connett aveva illustrato i vantaggi il 3 maggio 2015 a Lamezia, si presenta oggi come la più convincente e sensata soluzione al drammatico problema dei rifiuti, prodotti in quantità abnorme dalle nostre società dei consumi e causa di disastrosi effetti sull’ambiente e sulla salute delle persone. Il pensiero di Connett propone di ribaltare la prospettiva sui rifiuti: non solo un problema da risolvere, ma una risorsa da recuperare e rimettere in gioco per salvaguardare l’ambiente.


L’incontro è stato organizzato dall’associazione Lamezia Rifiuti Zero costituita da pochi mesi e che è già riuscita, con una spinta dal basso, a far approvare all’Amministrazione comunale la delibera di applicazione della strategia Rifiuti Zero entro il 2020. Questo significa, come ricordato dall’Assessore Scavelli, che saranno attuate una serie di iniziative articolate in tre anni con l’obiettivo di raggiungere il 50% di raccolta differenziata nel 2016, il 60% nel 2017 e il 70% nel 2018. Obiettivi ambiziosi ma possibili a detta dallo stesso Ercolini.Tra le iniziative l’apertura dell’isola ecologica è sicuramente un grande passo: il centro di raccolta comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti in contrada Rotoli.
Il Sindaco, entusiasta della partecipazione, ha ricordato che: «La differenziata è stata estesa a via Marconi e ad altre 12 zone della città ma le nostre percentuali sono e saranno ancora basse; non siamo riusciti a trasmettere il messaggio della differenziata. La regione Calabria è prossima all’emanazione del bando per l’implementazione della raccolta differenziata e a Lamezia T. dovrebbero essere assegnati all’incirca 1milione e 800mila euro. Abbiamo un obiettivo: una comunità che vada verso la visione del rifiuto come risorsa. DA QUI AD UN ANNETTO LA CITTA’ AVRA’ UN VOLTO DIVERSO(19/11/16)».
Il dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria Reillo ha aggiunto che: «Lo slogan della comunità europea è discariche zero. I comuni hanno l’obbligo di organizzarsi per raggiungere questo obiettivo, la regione dà delle linee guida ma se non si mettono in azione dei piani, poco può fare. Se non c’è un sistema territoriale adeguato siamo sempre in affanno».
E poi la parola all’Esempio di non lasciare il mondo come va, Ercolini che ha illustrato i dieci passi con cui si realizza la strategia Rifiuti Zero: riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata, tariffazione puntuale (si paga solo per i rifiuti indifferenziati che si producono), riuso e riparazione degli oggetti, compostaggio.... Ogni cittadino è chiamato a fare la sua parte.
«Dall’era dei rifiuti all’era delle risorse è un passaggio utopico necessario. L’Italia è uno dei paesi che sta sperando di più nella politica del buon fare, nella politica dei sindaci che aprono la porta ai comitati che danno buoni consigli, perché è importante andare a votare ma molto di più quello di entrare a far parte dell’operato.
La soluzione principale non è la tecnologia di ultima generazione ma è la comunità che fa la differenza e la differenziata. 
I rifiuti non esistono, esistono perché le nostre mani hanno messo insieme quello che non andava con tutto il resto. È meglio separare per reintrodurre le materie. È fondamentale la comunicazione che deve essere orizzontale. Mettersi alla pari. Gli occhi dei bambini anagraficamente vedono più lontano. Motivare: costituire gruppi di ecovolontari che dispensano informazioni, generano prevenzioni. 
I rifiuti sono risorse. La raccolta da congiunta deve passare a selettiva. Il sindaco deve informare di quanto la differenziata incide sul bilancio. Bisogna ridistribuire le entrate ai cittadini: con raccolte di qualità (selettive) si può arrivare ad incamerare il 50% del contributo del consorzio CONAI».

Le aziende produttrici ed utilizzatrici di imballaggi versano al Consorzio nazionale valorizzazione degli imballaggi (CONAI) una tassa che viene girata a chi realizza l’attività di raccolta differenziata. 
«Capannori è il comune che spende di meno con la diminuzione drastica degli smaltimenti e la qualità della separazione. Con il piano regionale del riciclo quanti posti di lavoro ci sarebbero? L’economia circolare è la nuova frontiera. Le lobby finora hanno lucrato sul sistema dei rifiuti e non delle risorse. Il conflitto d’interesse è tra il gestore della discarica e il gestore dello smaltimento: tagliamo i conflitti d’interesse. Riduciamo, ricicliamo, riproduciamo. Il Pianeta Globale lo si difende promuovendo su ogni territorio esperienze concrete in grado di fornire lavoro e lavori, di promuovere “impresa locale” e senso di comunità mirando le produzioni non all’usa e getta ma all’allungamento del ciclo di vita di prodotti da riusare, riparare, disassemblare e riciclare. Il vero bingo è connettere economia ed ecologia. TUTTI ABBIAMO LA STESSA MAGLIETTA». Conclude Ercolini.

Attuare Zero West è lo scacco macco alle lobby e ai giochi di potere di gran parte del mondo politico. È lo scacco macco alla sudditanza imposta e accettata dal presente. È lo scacco macco alle catene del futuro.

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