Il secondo mandato
Speranza è stato caratterizzato da un'unica ossessione: approvare il Piano Strutturale
Comunale.
Cinque anni ci sono
voluti per adattare il Piano ai voleri di 12 consiglieri su 30 del Consiglio Comunale,
portando il risultato a casa in zona cesarini. Era il 19 febbraio 2015 poco
prima della fine del mandato, tra i voti favorevoli quello del Sindaco e del
Presidente del Consiglio, Grandinetti, uno tra i consiglieri di opposizione passati
a sostenere Speranza “per la bontà del Piano e il bene della città”; 12 voti
favorevoli (di cui 3 del PD su 8), 3 contrari e ben 16 consiglieri assenti.
Finisce il decennio
Speranza, si tira un sospiro di sollievo e si vota Mascaro: la svolta. I soldi sono
stati ormai buttati per questo PSC, amen, ma almeno non rovineremo il futuro
della città attuandolo. Ed invece già il 12 gennaio 2016 alla presentazione del
libro del professor Giovanni Crocioni, l’autore del PSC, dobbiamo ricrederci. Un
signore del pubblico fa notare a tutti i lametini presenti che gli stessi
protagonisti del passato sono seduti insieme agli esponenti della nuova giunta.
Tutti insieme ad elogiare il lavoro del PSC, apprezza Andrea Iovane l’ex Dirigente
comunale U.O.A. pianificazione ed anche l’attuale assessore all’urbanistica del
comune Annamaria Scavelli, che evidenzia «la forza del testo per la sua
semplicità espressiva e per l’approccio
prettamente classico utilizzato dall’autore. Durante la redazione del
PSC Crocioni ha valorizzato Lamezia, ha incontrato i lametini».
Quali lametini? Alla faccia
del nuovo che rottama il vecchio.
Ma la domanda che più ci
cruccia è: cosa spinge il Sindaco
Mascaro a fare suo quest’orrore del passato? Tutti dai semplici cittadini ai tecnici vogliamo capire EFFETTIVAMENTE le virtù di QUESTO PSC che non è
integrato da un piano della mobilità sostenibile, non ha un piano sullo
sviluppo delle energie rinnovabili e riduzione delle emissioni, non ha un piano
di zonizzazione acustica, non ha adottato il principio di consumo di suolo zero
del territorio, tra le tante cose.
Un PSC nato vecchio,
vecchio di 10 anni, senza suscitare l’entusiasmo di nessuno, ingegneri,
architetti, vari Professionisti del settore hanno
trovato difetti e strafalcioni in un progetto approvato a fatica in un
consiglio di “assenteisti complici e voltagabbana presenti”.
Le idee ci sono e non DEVONO
necessariamente essere pagati esperti per delle soluzioni che sono sotto gli
occhi di tutti, tanto per capirci prendiamo spunto da un post di Raffaelo Conte
di ieri: «Per decongestionare la città basterebbe togliere il rilevato
ferroviario, abbassarlo e sostituire a "littorina" con dei filobus. Avremmo
una strada di dodici metri da Marcellinara a S Eufemia con le due gigantesche
piazze alle due stazioni di Sambiase e Nicastro». E tra i commenti l’aggiunta: «Si
chiama metropolitana di superficie, viene usata nei paesi che sono avanti.
Raffaello ha ragione. Per i lametini sarebbe una grande rivoluzione mentale
finirebbero di usare la macchina sempre e comunque».
Un’altra “visione”
distante dall’attuale permetterebbe la risoluzione degli ingorghi, la conclusione
delle doppie, triple corsie di macchine parcheggiate davanti le scuole
per impedire che i figli muovano un solo passo. Una soluzione per i comuni: un
Programma di finanziamento di progetti, diretti a incentivare iniziative di mobilità sostenibile, come la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti,
anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta,
programmi di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli
autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro,
anche al fine di contrastare problemi derivanti dalla vita sedentaria. Il
finanziamento coprirà tra il 60% e l’80% dei costi ammissibili, fino a un
massimo di un milione di euro.
Idee
concrete per ridurre il traffico e l’inquinamento della città. È ora di
pianificare il radioso futuro di Lamezia Terme, di mettere nero su bianco
quello che si vuole fare, indicando tempi, modi, risorse e responsabili.
Basta assecondare le
cattive abitudini, occorre dare la possibilità di cambiare, di migliorare la
qualità della vita. Meravigliosa utopia un primo cittadino che costruisce la città insieme
ai lametini TUTTI. Sindaco, aspettiamo la Sua prossima intervista per conoscere ciò che
ancora non abbiamo capito del malvisto PSC.
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