«Il M5S è l'unico MoVimento politico che,
anziché aumentarlo, riduce il debito pubblico degli italiani. I nostri
portavoce rinunciano ai rimborsi elettorali e restituiscono le eccedenze sugli
stipendi e sulle diarie». Afferma la regola… Nel
“Codice di comportamento degli eletti in Parlamento del M5S” leggiamo: «l’indennità parlamentare percepita dovrà
essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo
Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I
parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui
diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per
l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma
forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema
di calcolo contributivo».In parole semplici, anzi in cifre spicciole, ai
3.000 euro netti (più o meno) dell’indennità vanno sommati 8.000/9.000 euro di
rimborsi. Una bella somma per i nostri cittadini nelle istituzioni. È così
strano allora pretendere dedizione e competenza?
Si è deciso che "tutte le spese debbano essere rendicontate e messe on line" per questo su https://www.beppegrillo.it/tirendiconto.it/trasparenza/ i cittadini possono verificare quanto e come vengano spesi i soldi. La rendicontazione non è di certo un aspetto banale.
«Il controllo sulla coerenza delle
spese sostenute verrà esercitato dai cittadini e dalla Rete, dove le voci di
spesa individuali verranno pubblicate, come da accordi elettorali. Questo atto segna
la storia nel cammino della politica italiana verso la trasparenza e la
corresponsabilità». Parola del M5S Camera e Senato.
Ma
il cammino verso la trasparenza e la corresponsabilità non è finito, il
cittadino deve fare la sua parte perché il pericolo che i cittadini nelle
istituzioni diventino simili ai politicanti è sempre in agguato. Ad oggi soltanto 36 dei 128 cittadini nelle
istituzioni hanno già rendicontato il trimestre marzo-aprile-maggio 2016. In
attesa che i colleghi si mettano a posto, stiliamo la TOP list dei nostri 36
portavoce rispetto al mese di MAGGIO.
- Mangili Giovanna 4.829,13
- Gallo Luigi 4.517,78
- Bertorotta Ornella 4.299,98
- Serra Manuela 3.686,41
- Lupo Loredana 3.670,97
- Businarolo Francesca 3.663,26
- Liuzzi Mirella 3.624,11
- Bernini Massimiliano 3.624,05
- Taverna Paola 3.604,94
- Scibona Marco 3.577,29
- Caso Vincenzo 3.362,87
- Santangelo Vincenzo 3.115,69
- COMINARDI Claudio 3.075,16
- DELL'ORCO Michele 3.009,48
- ALBERTI Ferdinando 3.006,95
- DI STEFANO Manlio 2.823,66
- GALLINELLA Filippo 2.798,27
- GAGNARLI Chiara 2.764,94
- COLLETTI Andrea 2.759,44
- DELLA VALLE Ivan 2.758,16
- BASILIO Tatiana 2.724,06
- Martelli Carlo 2.722,94
- Bottici Laura 2.708,41
- LOREFICE Marialucia 2.694,30
- CRIPPA Davide 2.585,05
- TOFALO Angelo 2.300,14
- DI MAIO Luigi 2.147,49
- DE ROSA Massimo F. 1.945,33
- Girotto Gianni Pietro 1.804,33
- BRESCIA Giuseppe 1.783,37
- CHIMIENTI Silvia 1.753,72
- COZZOLINO Emanuele 1.694,34
- VACCA Gianluca 1.677,97
- Endrizzi Giovanni 1.646,00
- FERRARESI Vittorio 1.642,43
- MARZANA Maria 1.462,95
A parte la restituzione forzosa di una parte dell’indennità parlamentare,
ai soldi dei rimborsi la maggior parte dei nostri portavoce non rinuncia. Ad
occhio la spesa mensile per un cittadino nelle istituzioni oscilla tra i
settemila euro dei più virtuosi ai 10/11 mila dei più spendaccioni. Forse sono
ancora troppi i privilegi...
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